PROTOCOLLO DI CONTROLLO DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

PROTOCOLLO DI CONTROLLO DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

Sono state approvate in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 7 maggio 2015, le nuove Linee Guida per la Prevenzione ed il Controllo della Legionellosi.

Con tale documento si intende riunire, aggiornare e integrare in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative:

  • Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, pubblicate in G.U. del 5 maggio 2000
  • Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali (G.U. n. 28 del 4 febbraio 2005)
  • Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi (G.U. n. 29 del 5 febbraio 2005).

Le linee guida sono state aggiornate alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e di figure istituzionali esperte del settore.
L’elaborazione delle Linee Guida si è basata sulla corrente letteratura scientifica internazionale, nonché su quanto riportato nelle linee guida prodotte a livello internazionale (OMS) e europeo (EWGLI-ECDC), ma anche su procedure basate sull’evidenza, applicate a livello regionale.

Chi deve ottemperare?

Tutte le attività turistico ricettive e tutte le attività a rischio per la presenza di impianti che comportano un moderato riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione (docce, aerosol, idromassaggi, sistemi importanti di condizionamento, saune, piscine, ecc). Le attività maggiormente interessate sono pertanto alberghi, hotel, pensioni, rifugi, campeggi, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi, residence, soggiorni di vacanza, strutture sanitarie, case di risposo, piscine, palestre, stabilimenti termali, spa e wellness, case circondariali e studi odontoiatrici ecc.

Cosa si deve fare?

Il Protocollo di Controllo del rischio legionellosi si divide in tre fasi sequenziali e correlate tra loro:

  • Valutazione del rischio,
  • Gestione del rischio,
  • Comunicazione del rischio.

A tale scopo l’informazione e la formazione sono un elemento essenziale per garantire la corretta applicazione delle indicazioni per la prevenzione ed il controllo della legionellosi.

Deve essere elaborato un Documento ai fini dell’Autocontrollo che contenga:

  • la nomina di un responsabile per la gestione del rischio che comprenda il valore della politica di prevenzione e l’applicazione delle misure di autocontrollo;
  • valutazione del rischio mediante un’attenta analisi delle condizioni di normale di funzionamento dell’impianto idrosanitario ai fine di individuare i punti critici;
  • gestione dell’eventuale rischio rilevato definendo le misure correttive necessarie al ridurre al minimo il rischio evidenziato;
  • schema rete idrica (se disponibile)

Inoltre dovrà essere istituito il Registro degli interventi, ovvero un documento riassuntivo degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti idrici e di climatizzazione.
Il personale coinvolto nel controllo e prevenzione dovrà essere formato ed informato tramite apposito corso documentato.

Devi ancora predisporre il manuale e formare il responsabile e gli addetti al controllo ed alla prevenzione della legionellosi?

Contattaci! La Neos S.r.l. è a Vostra completa disposizione per adempiere in modo completo e professionale agli obblighi imposti.

  • Predisponiamo i manuali di autocontrollo legionellosi
  • Organizziamo corsi di formazione per il controllo e la prevenzione della legionellosi
  • Collaboriamo con laboratori professionali per attuare gli eventuali periodici campionamenti.

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